Samsung produce chipset Exynos da anni, alcuni dei quali hanno avuto successo e altri meno. Ha giocato con la creazione di core CPU ARM personalizzati per circa quattro anni, ma ha abbandonato quella fantasia nel 2020 con il rilascio del top gamma Exynos 980 dotato di CPU con architettura standard sviluppata da ARM.
Non ci sono stati SoC Exynos di fascia media negli ultimi due anni, costringendo Samsung ad acquistare SoC da produttori esterni come Qualcomm. Le cose sono cambiate poche settimane fa con l’annuncio del Samsung Exynos 1280. Stranamente solo ora Samsung ha spiegato cosa rende speciale questo chipset mobile.
L’Exynos 1280 ha debuttato nei Galaxy A33 5G e A53 5G e passa a un processo di produzione a 5 nm con una CPU octa core dotata di 2x core Cortex A78 ad alta velocità e 6x core A55 efficienti.
L’articolo dettagliato pubblicato da Samsung si concentra sulle esperienze che è possibile abilitare con il nuovo Exynos 1280, alcune delle quali erano limitate ai suoi chip di punta prima. Ad esempio, il chip supporta i display a 120 Hz con una risoluzione di 1080p, che è competitiva con i chip Qualcomm di fascia media. E sì, supporta il 5G (anche se ormai il 5G non è più esattamente una funzionalità di punta con opzioni come Dimensity 700).
Samsung promette anche prestazioni di gioco più fluide con la GPU ARM Mali-G68 basata su Valhall. L’ottimizzazione per questa architettura è ancora limitata, ma dovrebbe garantire un’efficienza energetica migliore grazie a una tecnologia chiamata Fused Multiply-Add (FMA), che può eseguire più operazioni in virgola mobile (floating point) in un unico passaggio.
C’è un acceleratore AI integrato per l’elaborazione ML locale che gestisce fino a 4,3 trilioni di operazioni al secondo (TOPS), presente affianco dell’Hexagon DSP nel chipset 750G di Qualcomm.