Android 13 potrebbe rivoluzionare il modo in cui le eSIM funzionano sugli smartphone, rendendole finalmente mainstream (come dovrebbe fare Apple con iPhone 14).
Le schede SIM sono il cuore pulsante della connessione di rete mobile 2G, 3G, 4G e anche 5G. Questi minuscoli moduli consentono agli utenti di ricevere chiamate, inviare messaggi e connettersi a tutti i tipi di servizi Internet. Sono così parte integrante dei telefoni – feature phone e smartphone allo stesso modo – che i produttori devono trovare un modo per inserirli, indipendentemente dai vincoli di spazio. Di conseguenza, abbiamo visto il fattore di forma ridursi da full, mini, micro e, infine, nano SIM.
Al giorno d’oggi, alcuni smartphone hanno persino SIM integrate (eSIM) che possono sostituire le schede tradizionali. Sfortunatamente, le eSIM hanno alcuni problemi che potrebbero impedire loro di prendere il sopravvento, ma sembra che Google potrebbe avere alcune soluzioni pronte in Android 13.
Il problema principale è come offrire qualcosa di simile al supporto dual-SIM con chip eSIM che funzionano solo con una singola linea alla volta. La soluzione di Google utilizza qualcosa che chiama profili abilitati multipli (MEP) per consentire più profili SIM attivi su una eSIM, come spiegato in dettaglio da Mishaal Rahman di Esper.
In altre parole, un singolo elemento eSIM sarà in grado di connettersi a due diversi operatori contemporaneamente. Ciò che rende interessante il metodo MEP di Google è che tutto avviene a livello di software. Molteplici interfacce logiche fungono da canali di comunicazione indipendenti tra un profilo SIM e il modem del telefono, pur mantenendo una sola vera connessione fisica tra i componenti.
Google aggiunge classi API ad AOSP che consentiranno alle app dell’operatore di ottenere informazioni sulle interfacce logiche e fisiche insieme ai profili SIM archiviati su di esse. Sebbene le eSIM possano attualmente memorizzare più profili su un chip e supportare il passaggio da uno all’altro, può essere attivo un solo profilo alla volta. In altre parole, l’unico modo per ottenere il supporto della doppia SIM con le soluzioni esistenti è acquistare un dispositivo con più eSIM, più schede SIM fisiche o una eSIM e una scheda SIM fisica.
Allora perché non usare solo due eSIM? Ciò mina l’intero scopo di riduzione degli ingombri, poiché avere due eSIM limiterebbe comunque lo spazio disponibile, anche se su scala minore rispetto alle schede fisiche.
Il rapporto di Rahman rileva che AOSP fa riferimento alla tecnologia, mentre il sito Web degli sviluppatori Android suggerisce che Android 13 potrebbe integrarlo. Alcune nuove API MEP sono già presenti anche in Android 13 DP2.