Meta non ha fretta di crittografare le comunicazioni degli utenti di Facebook e Instagram da un capo all’altro per impostazione predefinita. Ma continuerà a fare piccoli passi verso l’introduzione della crittografia E2EE (End-to-End Encryption), come quello fatto nelle scorse ore che l’ha introdotta per i gruppi su Facebook Messenger.
L’azienda sta ufficialmente rendendo disponibile la crittografia nelle chat e nelle chiamate di gruppo, sia video che vocali, di Facebook Messenger. Inizialmente ha iniziato i test alla fine dell’estate scorsa. Le chat e le chiamate individuali fino a questo momento erano disponibili crittografate in modalità Conversazione segreta.
Per chi non lo sapesse, è un sistema di comunicazione cifrata nel quale solo le persone che stanno comunicando possono leggere i messaggi. Essa evita che terze parti, compresi gli operatori telefonici e i gestori delle app di messaggistica, possano leggere o alterare i messaggi scambiati tra due persone. La crittografia end-to-end ha lo scopo di impedire la lettura o la modifica segreta dei dati, ad eccezione del vero mittente e dei destinatari. I messaggi vengono cifrati dal mittente, ma la terza parte non ha un mezzo per decifrarli e li memorizza in forma cifrata. Il destinatario recupera i dati cifrati e li decodifica da sé.
Tuttavia, nel caso di Facebook Messenger e WhatsApp, solo le conversazioni vengono dotate di crittografia ma non i metadati,. come ad esempio l’orario di invio di un messaggio, l’orario di lettura ecc..
Antigone Davis, responsabile globale della sicurezza presso Meta, ha scritto su The Sunday Telegraph a novembre che la società si stava prendendo il suo tempo per sistemare le cose e che non avrebbe reso la crittografia end-to-end predefinita sulle sue piattaforme di messaggistica fino al 2023.
Al momento, WhatsApp rimane l’unica piattaforma di proprietà di Meta con la E2EE integrata di default per chat, chiamate e videochiamate (e di recente anche i backup).