Google TV potrebbe essere l’ultimo rebranding non necessario e confuso uscito da Google, ma potrebbe portare molto di più sul tavolo rispetto alla normale esperienza di Android TV. Secondo un’intervista condotta da Protocol, la piattaforma potrebbe ottenere l’integrazione di smart home e fitness già quest’anno.
In una conversazione con Rob Caruso, direttore della gestione dei prodotti di home entertainment, Protocol ha scoperto quali altre funzionalità l’azienda vuole portare su Google TV e sul grande schermo nel prossimo futuro. Google vorrebbe introdurre un migliore supporto per i controlli della smart home, con Caruso che indica come Android ora integri i controlli della casa direttamente sulla schermata di blocco.
Un’altra area che potrebbe vedere il movimento è il fitness, con Google che esplora la possibilità di aggiungere sia i suoi servizi Fitbit e Google Fit proprietari, sia quelli di terze parti interessate alla piattaforma.
C’è anche la possibilità che potremmo vedere più software di videoconferenza su Google TV, dopo il lancio di Duo. Caruso afferma che Zoom potrebbe essere un possibile candidato.
Google sta anche lavorando per ottenere più programmi nella selezione di canali TV in diretta gratuiti. Caruso li vede come una parte cruciale dell’esperienza di Google TV pronta all’uso, offrendo ai nuovi proprietari un’ampia selezione di contenuti a loro disposizione anche quando non si abbonano a nessun servizio di streaming. In Italia ricordiamo che per adesso c’è solo Pluto TV anche se, nelle prossime settimane, la sezione Live Channel di Android TV e Google TV integrerà anche i canali live di Rai Play.
Caruso ha parlato anche di altri aspetti di Google TV. Per prima cosa, l’azienda sta aumentando la sua presenza in tutto il mondo, con oltre 250 partner. La maggior parte di loro ha dispositivi che utilizzano Android TV, non la versione aggiornata (che è tecnicamente un launcher su Android TV), ma alla fine l’azienda preferirebbe guidare i partner verso l’esperienza completa di Google.
Caruso ha poi spiegato come vuole lavorare con i fornitori di contenuti in futuro e spera di vedere miglioramenti con alcune aziende che finora non hanno supportato la ricerca universale e la watchlist del nuovo sistema, come Netflix. Inoltre, Google sta ancora cercando il giusto equilibrio tra funzionalità in-app e funzionalità a livello di sistema. “Non tutto a livello di app dovrebbe necessariamente essere portato nel sistema, mentre tutto a livello di sistema non dovrebbe essere necessariamente una funzionalità a livello di app“, ha affermato Caruso.
Caruso non ha fornito date concrete per il lancio di nessuna di queste funzionalità, ma ha detto a Protocol che spera che la società possa iniziare a integrarle “a un certo punto entro la fine dell’anno”.