Mentre WhatsApp e la maggior parte degli altri servizi di messaggistica supportano la crittografia end-to-end (da poco anche i backup), Signal è probabilmente ancora la scelta migliore quando si vuole che che le conversazioni e le chiamate rimangano private.
Dato che tutte le comunicazioni su Signal sono crittografate, comprese le videochiamate di gruppo, l’azienda sta affrontando alcune sfide uniche che devono essere affrontate durante il ridimensionamento del suo servizio. In quanto tale, Signal ha supportato solo le chiamate di gruppo con un massimo di cinque partecipanti fino ad ora, ma è finalmente riuscito ad aumentare significativamente il limite a 40 persone alla volta.
Signal originariamente si affidava a una soluzione open source esistente per le sue videochiamate, ma ha rapidamente scoperto che non esisteva un modo affidabile per ridimensionare il sistema a più di otto partecipanti. Ciò ha costretto l’azienda a creare un proprio servizio di chiamata open source che si basa sulla cosiddetta tecnica di inoltro selettivo, con i partecipanti che si affidano a server che inoltrano i propri audio e video ad altri senza alterare o visualizzare il contenuto.
Questa soluzione di nuova concezione ha alimentato le videochiamate di Signal già negli ultimi nove mesi ed è risultata scalabile in modo affidabile fino a 40 partecipanti con facilità, e forse di più in futuro.
Mentre WhatsApp ha offerto videochiamate di gruppo crittografate end-to-end dal 2018, la società di proprietà di Meta ha esitato a lungo ad espanderlo a più partecipanti. Nel 2020, ha aumentato il limite da quattro a otto persone, citando la necessità dei suoi utenti di rimanere connessi durante il lockdown ma non ha aumentato ulteriormente il limite. Ciò ha permesso a Signal di avanzare con il suo limite di 40 persone.
È possibile che WhatsApp seguirà l’esempio quanto prima, magari anche basandosi sul lavoro avanzato fatto da Signal.