Nonostante la finestra temporale degli aggiornamenti software che i produttori di smartphone rilasciano duri al massimo per un paio di anni, grazie all’architettura dei Google Mobile Services e del Play Store, Google mantiene uno strato di aggiornamenti attivi sugli smartphone per molto più tempo. Ma anche questi hanno un limite. Da ieri, ad esempio, Google ha interrotto ufficialmente il supporto per Android 2.3.7 Gingerbread e inferiori.
All’inizio di quest’anno, Google ha annunciato che gli accessi all’account non sarebbero più stati accettati per le sue app su dispositivi che eseguono Android Gingerbread e ha mantenuto la promessa. Per accedere ad app come Calendar, YouTube o Gmail, bisogna avere uno smartphone con almeno Android 3.0 o versioni successive (anche se sugli smartphone sarà necessario Ice Cream Sandwich, visto che Android 3.0 fu sviluppato esclusivamente per i tablet).
Questa richiesta non dovrebbe essere troppo difficile da rispettare – stiamo parlando di un software vecchio di dieci anni – ma nella remota possibilità che qualcuno stia ancora utilizzando uno smartphone datato, sappiate che l’accesso ai servizi Google non è più possibile.
Se si sta utilizzando attivamente un dispositivo che non sarà più supportato, si dovrebbe ricevere una notifica che avvisa della modifica (cosa che, nel caso di Android 2.3.7, dovrebbe essere avvenuta nei giorni scorsi).
La pagina di supporto di Google indica che alcuni dei suoi servizi sono ancora accessibili tramite il browser Web, quindi tecnicamente l’accesso alla posta elettronica di Gmail è ancora possibile.
Ad ogni modo, prima di lasciarvi vi vogliamo ricordare che Google ha messo in campo una nuova strategia per eliminare la frammentazione in Android e permettere il rilascio di aggiornamenti più rapidi. Inoltre, da Android 13 la navigazione web sarà ancora più sicura grazie al supporto ai DNS over HTTPS.