Google Assistant è tanto utile quanto confusionario da personalizzare. Seppur sia ormai la colonna portante di tutti i servizi offerti da Google, la configurazione a la personalizzazione risultano per molti confusionarie. Al fine di semplificare un minimo le cose, Google ha deciso di separare le impostazioni dedicate a Google Assistant sugli smartphone da quelle dedicate agli smart speaker e smart display.
Quest’ultima modifica al layout delle impostazioni è un tentativo di rendere molto più semplice la navigazione fra le preferenze dell’assistente, ma a seconda di quanti smart speaker si hanno in giro per la casa, potrebbe non funzionare come previsto.
A giudicare da questo nuovo layout, Google vuole semplificare il controllo delle impostazioni dell’assistente, indipendentemente dal fatto che si tratti dello smartphone, di una Chromecast o di un Nest Hub.
Le opzioni “Voice Match” nel menu delle impostazioni dell’assistente ora presentano due schede: “Questo telefono” e “Altri dispositivi“. In teoria, questa impostazione dovrebbe rendere più semplice l’abilitazione e l’utilizzo dell’attivazione vocale per entrambi i tipi di dispositivi. Tuttavia, la scheda “Altri dispositivi” sembra ancora ingombra, con altoparlanti intelligenti, TV e tutti gli altri gadget senza ulteriori distinzioni.
Spingendo tutte queste funzionalità nel proprio spazio, le preferenze dello smartphone sembrano molto più scarne, ma questo è il prezzo dell’organizzazione del dispositivo.
La scheda “Altri dispositivi” si sincronizza con Google Home per fornire un elenco di dispositivi ordinati in gruppi di casa, insieme ad altri gadget che non hanno una posizione impostata.
Google ha anche diviso la sua sezione “Risultati personali” in due schede. Questa volta, l’elenco dello smartphone è più ampio, con opzioni per abilitare o meno i suggerimenti sulla schermata di blocco, cuffie e una scorciatoia per il menu “In sintesi”.
Non sembra che questo nuovo menu sia legato a nessun aggiornamento particolare ma probabilmente dipende da un aggiornamento lato server. Ciò significa che potrebbero essere necessarie delle ore (o anche dei giorni) affinché le modifiche risultino visibili a tutti.