Qualche giorno fa abbiamo pubblicato la nostra recensione approfondita sul nuovo smartphone top di gamma Asus Zenfone 8 Flip. Purtroppo l’azienda ha deciso di “giocare sul sicuro” con tale smartphone, mantenendo la stessa scocca, lo stesso display e le stesse fotocamere dello Zenfone 7 Pro dell’anno scorso e aggiornando solamente il chipset. Di contro, con l’Asus Zenfone 8 standard è stata fatta una rivoluzione totale adottando una scocca molto più piccola e creando un top di gamma Android di dimensioni compatte.
Negli ultimi anni la tendenza dei produttori di smartphone è stata quella di incrementare la dimensione del display, rendendoli sempre più uno strumento universale per la navigazione web, per le fotografie ma soprattutto per il gaming e per la fruizione di contenuti multimediali in streaming. Ciò ha fatto sì che le persone che preferiscono uno smartphone più compatto da tenere comodamente in una mano o nella tasca dei jeens non avessero più una scelta.
Apple ha sorpreso un po’ tutti quando nel 2020 ha lanciato iPhone 12 mini, uno smartphone top di gamma con le stesse caratteristiche tecniche degli altri modelli ma con delle dimensioni più piccole. Lo slancio iniziale di iPhone 12 mini ci aveva fatto credere che anche nel mondo Android ci sarebbe stata una rinascita degli smartphone compatti ma, ad oggi, solamente Asus ha percorso questa strada lanciando il top di gamma “mignon” Asus ZenFone 8.
Stiamo provando l’Asus ZenFone 8 da un paio di settimane ormai e ci sentiamo pronti a darvi le nostre impressioni non solo sullo smartphone in se ma anche sugli aspetti positivi (e negativi) nell’utilizzare uno smartphone compatto nel 2021.
Smartphone “compatto” ma secondo gli standard del 2021
Quando definiamo l’Asus ZenFone 8 uno smartphone compatto, lo facciamo tenendo a mente gli standard a cui siamo abituati nel 2021. Il suo display da 5,9 pollici con rapporto di forma 18:9 e le sue dimensioni di 148 x 68.5 x 8.9 mm sono tutto fuorché compatte se rapportate ad esempio a un Samsung Galaxy S6 del 2015 col suo display da 5,1 pollici e dimensioni di 143.4 x 70.5 x 6.8 mm oppure a un iPhone 7 sempre del 2016 col suo display da 4,7 pollici e dimensioni di 138.3 x 67.1 x 7.1 mm.
Certo, l’eliminazione delle cornici ha permesso di integrare un display più ampio in una scocca che non lo è di più di tanto ma è sempre bene porre nella giusta prospettiva le cose.
Tascabilità ed ergonomia ai massimi livelli per Asus Zenfone 8
L’utilizzo prolungato dello Zenfone 8 ci ha lasciato una sensazione positiva che non avevamo da tempo per la semplicità e l’ergonomia, anche per periodi prolungati grazie al peso ridotto.
La prima volta che abbiamo preso in una sola mano lo smartphone ci è venuto un sorriso per le stesse identiche ragioni: leggero, sottile il giusto, altezza semi perfetta per non fare salti mortali con la mano (per via dell’aspetto di forma 18:9). Insomma, ci troviamo di fronte a uno dei pochissimi smartphone di cui possiamo lodare al 100% l’ergonomia.
Prestazioni e software
Tralasciamo del tutto il discorso sulle prestazioni e sul software, visto che ci troviamo davanti alla stessa identica situazione dello Zenfone 8 Flip. Potete trovare tutte le informazioni approfondite nella nostra recensione di tale smartphone.
Asus Zenfone 8 scivola sulla qualità fotografica
Andando controcorrente rispetto al trend attuale, Asus ha integrato solamente due fotocamere posteriori: la prima è una grandangolare Sony IMX686 1/1.73” da 64MP mentre la seconda è una ultra grandangolare Sony IMX363 1/2.55″ da 12MP. La scelta è a nostro avviso azzeccata, anche se la mancanza di un teleobiettivo alle volte si è fatto sentire.
In termini qualitativi, la fotocamera principale restituisce senza dubbio le migliori foto con dei dettagli molto ben marcati, colori autentici e bilanciamento del bianco abbastanza buono. Cala un po’ la qualità con la fotocamera ultra grandangolare, con degli scatti poco dettagliati.
Un aspetto negativo che accomuna entrambe le fotocamere è legato all’autofocus: purtroppo la velocità di messa a fuoco è lenta (anche in condizioni di ottima illuminazione) e alle volte poco precisa. È veramente un peccato perché questo aspetto è la base per avere delle buone fotografie.
Autonomia stellare in rapporto alle dimensioni
Una delle principali argomentazioni che i produttori di smartphone fanno nel giustificare la mancanza di un modello compatto nel loro catalogo è l’autonomia ridotta data da una batteria inevitabilmente più piccola. Con Asus Zenfone 8 però di questi problemi non ne abbiamo avuti.
Lo smartphone fa un ottimo lavoro nel garantire un’autonomia nella media e in grado di portare a fine giornata indipendentemente dall’uso. Non si arriva certo a coprire due giorni di utilizzo ma allo stesso modo non si fatica ad arrivare a sera.
Per quanto riguarda la ricarica, valgono le stesse ottime considerazioni fatte nella recensione dello Zenfone 8 Flip: ricarica rapida da 30W (con caricabatterie presente in confezione) per quando si ha fretta, ricarica controllata a bassa intensità personalizzabile via software per aumentare la durata nel tempo della batteria.
Insomma, a dispetto di quello che si possa pensare di uno smartphone compatto, l’autonomia non è un punto debole di Asus Zenfone 8.
Conclusioni
In generale consigliamo molto l’acquisto di Asus Zenfone 8 per coloro che vogliono uno smartphone top di gamma che non badi alle prestazioni, dalle dimensioni compatte, con un’ottima costruzione, una buona autonomia e con un display discreto. Se non fosse per la qualità fotografica leggermente al di sotto rispetto alla concorrenza, sarebbe lo smartphone ideale.
Ad ogni modo, con un prezzo di listino di 699 euro, è senza dubbio molto più un affare rispetto al fratello Zenfone 8 Flip che costa anche 100 euro in più.