Da quando Google ha annunciato ufficialmente che Pixel 6 e Pixel 6 Pro in arrivo questo autunno saranno alimentati dal Tensor SoC, un chipset progettato in casa, le speculazioni sul fatto che dietro ci sarebbe lo zampino di Samsung sono aumentate a dismisura.
Non è una notizia enorme in sé, ma insieme alle informazioni emerse nelle scorse ore potrebbe diventarlo. Sembra infatti che il Tensor SoC potrebbe essere solo un SoC Exynos inedito su cui Samsung ha lavorato per più di un anno, Exynos 9855, a cui è stato cambiato il nome. A supporto di quest’informazione, riportiamo il fatto che sia il Tensor SoC che il Samsung Exynos 9855 hanno il nome in codice Whitechapel.
Il SoC Tensor “personalizzato” di Google potrebbe essere solo un Exynos inedito
Il Tensor SoC è stato apparentemente sviluppato contemporaneamente al mai rilasciato Exynos 9925, il quale finirà per essere commercializzato come Exynos 2200 l’anno prossimo quando verrà equipaggiato a bordo della linea Galaxy S22 (questo è quello che sfoggerà la GPU RDNA2 di AMD).
Date le designazioni interne, il Tensor/Whitechapel/Exynos 9855 sembra più vicino all’Exynos 9840 – il cui nome commerciale è Exynos 2100: si tratta del SoC all’interno della famiglia Galaxy S21. Quindi, sarebbe lecito attendersi delle prestazioni a metà tra l’Exynos 2100 e il prossimo Exynos 2200.
Questo è perfettamente in linea con i programmi di rilascio di queste tre linee: Exynos 2100 all’inizio del 2021, Tensor alla fine del 2021, Exynos 2200 all’inizio del 2022. Se tutto ciò si rivelasse vero, allora Samsung avrebbe dato un contributo molto più importante al progetto Tensor di quanto Google vorrebbe far credere.
Chiaramente più informazioni le avremo solo una volta che Google pubblicherà qualcosa di ufficiale o, in alternativa, quando lancerà sul mercato i Pixel 6 (in autunno).