Google Pay sta diventando il sistema di pagamento per smartphone di riferimento per molti italiani e, nonostante non sia stato compatibile (almeno in maniera diretta) con il Cashback di Stato, i numeri del servizio sono molto in crescita nell’ultimo periodo. L’obiettivo di Google è quello di collaborare con quante più banche possibile per espandere il bacino di utenti che hanno accesso al servizio.
Ed allora, dopo aver aggiunto il supporto alle carte di Viva Wallet, alle carte di Citibank e UAB ZEN.com e alle carte ING, il servizio di pagamento via smartphone Google Pay è ora compatibile ufficialmente con le carte ABN AMRO Bank N.V. ed Enel X NG.
Come funziona Google Pay
Per chi non lo sapesse, a differenza di Apple Pay e Samsung Pay ove i dati delle carte registrate rimangono all’interno del Secure Element dello smartphone, in Google Pay non vengono salvati all’interno dello smartphone ma nei server di Google, motivo per cui il servizio è disponibile indipendentemente dal marchio del telefono (serve solamente il supporto al chip NFC).
Per poter utilizzare il servizio, è necessario solamente possedere uno smartphone dotato di chip NFC e scaricare l’applicazione dal Google Play Store. Da lì, la configurazione di una nuova carta avverrà seguendo i passaggi e la guida visiva predisposta da Google (inserimento dei dati della carta, verifica dell’identità attraverso un SMS, una mail o una chiamata e finalizzazione).
Per pagare attraverso Google Pay, invece, basta semplicemente avvicinare lo smartphone con NFC abilitato al POS: se il prezzo è inferiore ai 25 euro non è necessario nemmeno sbloccare lo smartphone mentre per pagamenti di importo superiore, prima di avvicinare lo smartphone bisognerà sbloccarlo tramite impronta o il codice PIN.