Da quando Google e Samsung hanno annunciato una versione rivoluzionaria di Wear OS all’I/O due mesi fa, chiunque abbia uno smartwatch di ultima generazione si è chiesto se il proprio dispositivo riceverà un aggiornamento. Samsung è stata chiara sul fatto che i dispositivi indossabili più vecchi con TizenOS non riceveranno l’aggiornamento al nuovo Wear OS 3; Qualcomm ha confermato che i suoi chip sono pienamente compatibili col nuovo sistema operativo; Google però è rimasta sul vago, anche se dopo ben 2 mesi di attesa si è pronunciata con alcune buone notizie.
In una nuova pagina di supporto, Google ha chiarito che pochissimi smartwatch attualmente disponibili sul mercato verranno aggiornati a Wear OS 3. Le varianti GPS e LTE del TicWatch Pro 3 di Mobvoi, così come il TicWatch E3 lanciato di recente e i prossimi dispositivi di Fossil, riceveranno tutti il nuovo software, più o meno confermando che è necessario uno Snapdragon Wear 4100.
Wear OS 3 is coming.
Find out what it means for you and your smartwatch, here: https://t.co/hhhHg71uBy— Wear OS by Google (@WearOSbyGoogle) July 22, 2021
La disponibilità però non è l’unico problema. Google afferma che questo aggiornamento del sistema “porterà il vantaggio di molte delle nuove esperienze e, in alcuni casi limitati, anche l’esperienza dell’utente sarà influenzata“. La seconda metà di questa frase sembra stare a significare che l’aggiornamento potrebbe comportare una minore durata della batteria o tempi di caricamento più lunghi, anche se dovremo aspettare fino alla fine del prossimo anno per scoprirlo.
Prima però di acquistare uno degli smartwatch prima menzionati, è importante guardare il calendario per gli aggiornamenti. Secondo Google, nessuno di questi dispositivi riceverà Wear OS 3 prima della fine del 2022. È più di un anno di attesa per un sistema operativo che verrà lanciato in anteprima su nuovi smartwatch da Samsung nel corso dell’evento Galaxy Unpacked dell’11 agosto.
Insomma, Google ha apportato una rivoluzione con Wear OS 3 ma, a differenza di quanto siamo abituati con Apple che aggiorna per diversi anni i propri smartwatch con l’ultimo OS disponibile, sta cadendo nella stessa tendenza negativa della frammentazione che sta cercando di eliminare quanto più possibile sul fronte degli smartphone.