Vista la grande popolarità di Clubhouse e la sua iniziale esclusività per iPhone (l’app Android è attualmente in fase di beta test), molte aziende hanno deciso di accaparrarsi una fetta di questa torta lanciando i propri servizi social basati solo sull’audio. Facebook è probabilmente quella che sta puntando maggiormente su questo aspetto ma anche Twitter sta dicendo la sua con gli Spaces.
I Twitter Spaces sono stati testati con alcuni utenti dalla scorsa settimana ma da oggi l’azienda ha riferito che tutti coloro che hanno 600 o più follower possono ospitare una chat audio.
Se non si è abbastanza popolari per ospitare gli Spaces, si può comunque ascoltare quelli di qualcun altro senza alcuna limitazione. L’host degli Spaces può invitare altre persone a parlare o trasformare un utente che ascolta in oratore, disattivare il microfono degli altri che parlano e aggiungere tweet alla conversazione. L’interazione per gli ascoltatori per ora è limitata a una manciata di emoji. Presumibilmente Twitter ad un certo punto aprirà gli Spaces a tutti gli utenti.
L’azienda ha svolto un lavoro ammirevole per migliorare l’accessibilità alla parte solo audio del suo servizio, con sottotitoli automatici disponibili per gli utenti non udenti e con problemi di udito, oltre a etichette su tutti gli elementi interattivi della funzione.
Secondo un post del blog dedicato all’accessibilità in Spaces, sono in arrivo miglioramenti nella precisione e nella velocità dei sottotitoli, oltre che allo scorrimento della cronologia, alla personalizzazione degli elementi visivi e alle “opzioni di esplorazione per un maggiore supporto linguistico“.
Ad ogni modo, per accedere agli Spaces di Twitter è necessario aggiornare l’app Android (o iOS) all’ultima versione disponibile. Qui di seguito vi lasciamo l’appbox che vi rimanderà direttamente sul Google Play Store: