Android Studio è l’ambiente di sviluppo migliore e maggiormente usato per procedere alla creazione di un’applicazione per il sistema operativo del robottino verde. Google ha fatto in modo che tale software fosse disponibile non solo su Windows ma anche su Linux, ChromeOS e macOS. Tuttavia, finora il supporto è stato dato solamente per i dispositivi dotati di CPU x86, il che lascia fuori non solo i laptop “Windows on ARM” ma soprattutto i nuovi Mac con chip M1.
Poiché si tratta di una transizione recente, Apple ha integrato un livello di compatibilità (emulazione) per consentire l’esecuzione di programmi basati su x86 sui Mac M1 e sembra funzionare abbastanza bene. Ma niente batte il software nativo e, per fortuna, Google sta lavorando a una soluzione.
L’ultima build Canary di Android Studio (15 al momento della stesura di questo articolo) offre il supporto nativo, anche se incompleto, per i Mac M1. Mancano ancora molte cose, ma le basi funzionano. In particolare, per ora è possibile:
- Creare ed eseguire app solo JVM (il compilatore C++ non è finito)
- Utilizzare gli strumenti di progettazione, come l’anteprima del layout
- Utilizzare l’emulatore integrato con Android 11 e Android 12.
Di contro, a bordo dei Mac M1 e on l’attuale versione Canary 15 di Android Studio non è possibile:
- Eseguire lo sviluppo nativo basato su C, poiché l’NDK e gli strumenti di compilazione non funzionano ancora su ARM
- Eseguire un aggiornamento incrementale alla versione successiva
- Molti strumenti di debug non funzionano immediatamente
- Ci sono alcuni problemi di interfaccia utente con l’emulatore
Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare il post pubblicato da Google sul suo blog ufficiale.