La crisi economica e l’incertezza creata dalla pandemia di COVID-19 sta colpendo duramente anche nel mondo degli smartphone, con spedizioni in ribasso e utenti che decidono di spendere i loro soldi in maniera più oculata e non per forza nell’ultimo modello. Samsung ad esempio non è riuscita a raggiungere la quota vendite di 300 milioni di smartphone nel 2020, un risultato negativo che non accadeva addirittura da 9 anni a questa parte. É stato stimato infatti che nel 2020 Samsung riuscirà a vendere circa 270 milioni di smartphone.
Alla fine del terzo trimestre del 2020, Samsung ha confermato la spedizione di 189 milioni smartphone, che è ancora un numero abbastanza buono data la pandemia. La “fortuna” di Samsung è che anche gli altri produttori di smartphone, tranne alcuni rari casi isolati, stanno riscontrando delle difficoltà nelle vendite. Ciò significa che, seppur il numero di smartphone venduti sia in calo, il market share non si sta spostando poi più di tanto.
Ad ogni modo, una mini ripresa Samsung se l’aspetta il prossimo anno, visto che ha fissato l’obiettivo di raggiungere delle vendite per 307 milioni di unità nel 2021 ampliando la sua gamma di smartphone 5G di fascia media e bassa e promuovendo maggiormente i suoi modelli pieghevoli (quelli chiaramente con il minor market share visto il prezzo superiore).
Di tale cifra, circa 287 milioni saranno smartphone, mentre il resto dovrebbe essere composto da feature phone. Volendo scorporare ancora di più questi numeri, di quei 287 milioni unità di smartphone, quasi 50 milioni saranno probabilmente modelli top di gamma appartenenti alla serie Galaxy S21, Galaxy Z Fold3 e Galaxy Note 21 (se ancora ci sarà una serie Galaxy Note).