Sin da quando Google Foto è stato lanciato nel 2015, agli utenti sono state offerte due diverse possibilità per il backup delle loro foto sul cloud: risoluzione originale che non comprime le foto o i video ma va ad incidere sulla quota di spazio cloud fornita ad ognuno (15 GB gratis, spazio maggiore a pagamento) e “alta qualità” che comprime foto e video ma non va ad incidere sullo spazio cloud. In altre parole, con le foto ad alta qualità il backup è illimitato.
Ebbene, cambiando del tutto la prospettiva, dal 1° giugno 2021 anche le foto caricate in “alta qualità” su Google Foto andranno ad incidere sullo spazio di archiviazione di 15 GB.
In particolare:
A partire dal 1° giugno 2021, tutte le nuove foto e i nuovi video di cui hai effettuato il backup in alta qualità verranno conteggiati ai fini del calcolo dello spazio di archiviazione gratuito di 15 GB fornito insieme al tuo Account Google o di qualsiasi spazio di archiviazione aggiuntivo che tu abbia acquistato, così come già avviene per altri servizi Google, come Google Drive e Gmail.
Insomma, dal 1° giugno 2021 le foto caricate in alta qualità (compressione particolare effettuata da Google) andranno ad impattare sullo spazio di archiviazione cloud allo stesso modo delle foto caricate a risoluzione originale.
Sebbene i costi di gestione dei server di Google Foto probabilmente siano elevati (l’azienda indica che 28 miliardi di foto vengono caricate ogni giorno, per un totale di 4.000 miliardi dal momento del lancio del servizio), non dimentichiamo che caricando le foto e i video si accetta che essi vengano analizzati e servano da test per le intelligenze artificiali dell’azienda. Insomma, è un dare e avere.
C’è poi il sospetto (più che velato) che tale mossa sia stata fatta per far aumentare gli abbonamenti a Google One, ovvero il servizio che offre maggiore spazio di archiviazione sulle varie piattaforme di Gmail e Drive.