Viva Wallet ha annunciato di aver raggiunto un accordo per far sì che le proprie carte funzionino attraverso Google Pay in 11 mercati, fra cui anche l’Italia.
Il sistema di pagamenti Google Pay è senza dubbio il più diffuso sugli smartphone Android, grazie al suo approccio HCE che permette un supporto più generale indipendentemente dall’hardware. Il supporto da parte di Google Pay però è solo una parte del puzzle: è necessario che anche le banche supportino il servizio per abilitare i pagamenti attraverso le proprie carte.
Il funzionamento di Viva Wallet con Google Pay è il medesimo di tutte le altre carte:
L’utente Android deve solamente scaricare l’app Google Pay sul proprio smartphone e aggiungere la propria carta Viva Wallet Mastercard a Google Pay. Dopo aver aggiunto la carta, è possibile utilizzare il telefono per pagare ovunque siano accettate transazioni contactless, ad esempio in negozi o sui mezzi pubblici, senza dover estrarre il portafoglio o digitare un codice pin.
Ricordiamo che a differenza di Apple Pay e Samsung Pay, i dati delle carte registrate in Google Pay non vengono salvati all’interno dello smartphone (nel Secure Element) ma nei server di Google, motivo per cui il servizio è disponibile indipendentemente dal marchio del telefono.
Per poter utilizzare il servizio, è necessario solamente possedere uno smartphone dotato di chip NFC e scaricare l’applicazione dal Google Play Store. Da lì, la configurazione di una nuova carta avverrà seguendo i passaggi e la guida visiva predisposta da Google.
Per pagare attraverso Google Pay, invece, se il prezzo è inferiore ai 25 euro (da gennaio 2021 questo importo salirà a 50 euro) basterà semplicemente avvicinare lo smartphone con NFC abilitato al POS (in alcuni casi è necessario accendere almeno il display) mentre per pagamenti di importo superiore, prima di avvicinare lo smartphone si dovrà sbloccarlo tramite impronta o il codice PIN.