Spotify continua a macinare strada cercando di metterne quanta più possibile fra sé e la concorrenza. Stando agli ultimi dati pubblicati dall’azienda e relativi al Q3 2020, la pandemia che ha scosso (e continua a scuotere) il mondo ha fatto aumentare a dismisura gli abbonati.
In particolare, l’azienda svedese ha annunciato di aver raggiunto 320 milioni di utenti attivi nell’ultimo trimestre, il che rappresenta un enorme aumento del 29% rispetto ai 248 milioni segnalati un anno prima. Insomma, sempre più utenti si rivolgono al servizio per l’ascolto di musica e, visti i recenti investimenti, anche di podcast.
Di questo totale, circa 185 milioni di abbonati utilizzano il livello gratuito supportato da pubblicità, un dato anch’esso in aumento rispetto ai 170 milioni e 141 milioni riportati rispettivamente nel secondo trimestre del 2020 e nel terzo trimestre del 2019.
I restanti 144 milioni di utenti sono paganti abbonati utilizzando i piani Spotify Premium, Premium Duo e Premium Family. Questi sono i clienti più redditizi di Spotify e il numero totale è aumentato di ben 31 milioni su base annua, pari al 27%.
Sebbene la scelta di offrire un servizio completamente gratuito per l’ascolto di tutto il catalogo musicale (con diverse limitazioni ovviamente rispetto agli abbonati Premium) sia un modo per aumentare il numero di utenti presenti sulla piattaforma, ha la spiacevole limitazione di non essere redditizia come la parte di utenti a pagamento. Non a caso è principalmente il servizio Free ad aver causato una perdita di 118 milioni di dollari contro un profitto di 281 milioni di dollari dodici mesi prima.
Ad ogni modo, guardando al futuro prossimo, Spotify prevede di raggiungere tra i 340 e i 345 milioni di utenti attivi entro la fine del 2020. Prevede inoltre da 150 a 154 milioni di abbonati Premium nello stesso lasso di tempo.