Recensione LG Velvet – LG ha sempre realizzato degli ottimi smartphone dal punto di vista hardware ma che, per un motivo o un altro, non hanno venduto tanto quanto la principale concorrenza. Con LG Velvet l’azienda ha provato a reinventarsi senza tuttavia stravolgere il concetto di smartphone classico (compito che invece spetta ai modelli “sperimentali” come LG Wing). Non solo ha provato ad accorciare la distanza fra smartphone classico e smartphone flessibile grazie all’accessorio LG Dual Screen, versione migliorata di quella presente su LG V60, ma ha aggiunto delle chicche interessanti al mix.
Circa una decina di giorni fa abbiamo avuto modo di mettere le mani su un LG Velvet e, nel corso del nostro test, abbiamo scovato tante belle cose ma anche qualche pecca. Eccovi le nostre considerazioni su questo smartphone.
Unboxing
Come al solito, la recensione di uno smartphone la incominciamo non parlando dello stesso ma della confezione di vendita in cui viene spedito. È bene precisare che la confezione di vendita che abbiamo ricevuto conteneva anche l’accessorio LG Dual Screen che, sul mercato, viene venduto separatamente.
Detto ciò, all’interno della confezione di vendita non troviamo nulla di più, nulla di meno rispetto agli altri smartphone (tranne iPhone 12, rispetto al quale c’è qualche accessorio in più): manualistica cartacea, alimentatore da parete da 9V – 1,8A (16W) e cavo dati da USB Type-A a USB Type-C. Non sono presenti nè cover in silicone né cuffie auricolari (nonostante il jack audio sia presente sullo smartphone).
Per quanto riguarda la confezione dell’accessorio LG Dual Screen, oltre al display secondario stesso trova spazio uno speciale adattatore magnetico che permette di usufruire di una USB Type-C per la ricarica (il Dual Screen si collega allo smartphone via USB Type-C, occupando l’unica disponibile).
LG Velvet è bello da guardarsi ma scivoloso da usare
Seppur non si dovrebbe “giudicare un libro solo dalla copertina”, con LG Velvet è stato “amore a prima vista” per quanto riguarda l’estetica.
Stranamente ciò che ci è piaciuto maggiormente non è la caratteristica che LG ha pubblicizzato in lungo e in largo nelle campagne marketing dello smartphone ma un aspetto controverso.
Per noi è stata la simmetria fra la curva del display e la curva della scocca posteriore, grazie alla quale si ha anche una sensazione di sottigliezza superiore rispetto a quella che effettivamente c’è (che peraltro è inferiore rispetto agli altri smartphone del 2020).
Ciò su cui invece LG si è concentrata è la scocca posteriore molto pulita con un comparto fotografico triplo posto in verticale, con la dimensione dei sensori che va a ridursi man mano che si scende. Ciò fa sì che, nel complesso, l’intero comparto fotografico assomigli a una goccia d’acqua in caduta.
Ottima la qualità costruttiva, con la scocca in vetro intramezzata da un frame in metallo che restituisce una sensazione di solidità nonostante lo spessore suggerisca il contrario. Come da tradizione, poi, LG è riuscita ad assemblare lo smartphone in maniera tale che ricevesse non solo la certificazione IP68 contro le infiltrazioni di acqua e polvere (è impermeabile fino a 5 ATM per 30 minuti) ma anche la certificazione militare MIL-STD-810G che ne assicura una maggiore resistenza alle cadute. Quest’ultima caratteristica non l’abbiamo testata.
Se però il design è uno dei cavalli di battaglia di LG Velvet, non è certo esente da pecche: non ci è piaciuta la presenza di un notch a goccia per la fotocamera anteriore, il quale sarebbe potuto essere sostituito con un foro sul display.
Un’altra cosa che sarebbe potuta essere migliore è il grip mentre lo si tiene in mano. Avendo una scocca posteriore in vetro e nessun angolo netto, lo smartphone tende a scivolare dalle.
Inoltre, questo stesso difetto lo si riscontra quando la scocca posteriore è appoggiata su una superficie liscia e si riproduce un contenuto multimediale: le vibrazioni dell’audio fanno sì che lo smartphone se ne vada in giro da solo, rischiando di farlo cadere.
Concludiamo la nostra disamina dell’estetica e dell’ergonomia parlando dell’uso ad una mano, qualcosa che è diventato un problema visti i display super alti con aspetti di forma 18:9 o anche oltre, utilizzati da qualche anno a questa parte, e che qui non fa eccezione.
Sebbene raggiungere il bordo opposto dello schermo sia abbastanza semplice, la combinazione fra la curvatura dei bordi laterali che non permette una presa salda e l’eccessiva scivolosità fanno dell’uso ad una mano un problema e sicuramente un pericolo, visto che si rischia di far cadere lo smartphone.
Il tutto viene un po’ migliorato se si utilizza la speciale “Modalità a una mano“, grazie alla quale viene spostata l’intera UI nella metà bassa dello schermo.
Hardware solido e corposo
Negli ultimi anni si è passati dal definire uno smartphone di fascia media come inferiore rispetto a una controparte top di gamma al considerarlo una solida alternativa con prezzo più contenuto. Con LG Velvet è la stessa cosa. Fondamentalmente si tratta di un medio di gamma nella scocca di uno smartphone premium.
Al cuore dello smartphone troviamo un SoC Qualcomm Snapdragon 765G (compatibile con il 5G, anche se non abbiamo avuto modo di provarlo) abbinato a 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna UFS 2.1 espandibile via microSD. Ma quello che ci ha stupito maggiormente è il display, un’unità OLED da 6,8 pollici di diagonale e risoluzione Full HD+ che restituisce una gamma cromatica molto vivace che, per i puristi, può essere regolata attraverso tre preset oppure attraverso una personalizzazione minuziosa.
Ciò che invece non ci ha convinto fino in mondo è il comparto fotografico ma torneremo su ciò più avanti. Questa la scheda tecnica:
LG Velvet
- Dimensioni e peso:
- 167,2×74,1×7,9mm
- 180 grammi
- Display: OLED da 6,8″ FHD+ 20,5:9
- SoC: Qualcomm Snapdragon 765 5G
- Memoria:
- 6 GB di RAM
- 128GB interna UFS 2.1 espandibile fino a 2TB
- Connettività: 5G, WiFi 802.11ac, Bluetooth 5.1, NFC, USB-C, GPS
- Fotocamera anteriore: 16MP f/1,9
- Fotocamere posteriori:
- 48MP f/1,8
- 8MP grandangolare 120° f/2,2
- 5MP profondità f/2,4
- Audio: doppio speaker e registrazione ASMR per la registrazione di piccoli suoni, riduzione rumore ambientale
- Batteria: 4.300 mAh con supporto alla ricarica rapida
- Sistema operativo Android 10 con LG UX 9.1
- Extra: certificazioni IP68 e MIL-STD 810G, supporto a penna Wacom Stylus
Prestazioni ottime per un medio di gamma
Nell’utilizzare LG Velvet non abbiamo mai avuto la sensazione che non fosse un top di gamma. Se non avessimo conosciuto già la scheda tecnica, l’avremmo preso senza dubbio per un modello di punta. Probabilmente gran parte di questa impressione deriva dal fatto che il software di LG, seppur non rinnovato molto nell’interfaccia grafica, risulta molto ben ottimizzato con l’hardware.
La presenza del chip NFC consente l’utilizzo di tutte quelle app che permettono di imitare le carte bancomat sui POS fisici dei negozi (Google Pay è il servizio preinstallato).
Il sensore di impronte digitali è integrato al di sotto del display e sfrutta la tecnologia ottica per il riconoscimento biometrico. LG ha fatto un ottimo lavoro, visto che non abbiamo quasi mai riscontrato problemi di riconoscimento (8 volte su 10 funziona).
Sebbene non presente in confezione, LG Velvet supporta le penne Wacom sia sul display principale che sul display secondario dell’accessorio Dual Screen. L’integrazione è talmente profonda che nelle impostazioni sono presenti delle opzioni di personalizzazione per diversi parametri.
Segnaliamo poi la presenza di una USB Type C 3.0 con supporto per l’uscita video HDMI, cosa non così scontata come si potrebbe pensare.
L’unico problema l’abbiamo riscontrato nella navigazione GPS durante una serie di uscite in bicicletta: lo smartphone infatti ha fatto fatica ad agganciare i satelliti (nonostante supporti l’intero set di satelliti GNSS) e, anche quando ciò è avvenuto, la precisione della traccia registrata non è stata ottima (comparandola con quella di un ciclocomputer).
Come al solito quando recensiamo uno smartphone, abbiamo realizzato una serie di benchmark per valutarne, in maniera nuda e cruda, le prestazioni dell’hardware interno. Ribadiamo tuttavia che, a nostro avviso, tali valori non devono essere presi in considerazione come unico fattore giudicante.
Software non innovativo ma estremamente funzionale
LG Velvet è dotato di un software molto simile a quello che hanno avuto i suoi predecessori ma con qualche miglioria qua e là. Chiamato LG UX 9.1, è basato su Android 10 e prende il meglio della versione AOSP e lo mischia con alcune chicche di LG per creare un software abbastanza fluido e personalizzato al punto giusto.
L’abbiamo definito “abbastanza fluido” in quanto ci è capitato più di qualche volta di riscontrare dei lag e delle incertezze, soprattutto nel passaggio dal Google Feed alla homepage vera e propria. È un peccato perché, nel complesso, LG UX 9.1 si comporta molto bene.
Segnaliamo che la presenza del software Google è molto marcata: oltre alle solite app preinstallate, sulla prima pagina della home è presente il Google Feed e sul bordo sinistro è presente un tasto fisico dedicato a Google Assistant (purtroppo non lo si può programmare).
Come parte di Android 10, il tema scuro è perfettamente supportato ed è un piacere per gli occhi utilizzarlo con il display OLED. Ad esempio, l’app Google Documenti (che ha superato il miliardo di installazioni dal Play Store) con cui abbiamo redatto questa recensione (interamente scritta su LG Velvet, come da nostra tradizione) fornisce uno sfondo completamente nero con testo bianco se il tema scuro è attivato.
Sfruttando ancora le caratteristiche dello schermo OLED, LG ha implementato anche un sistema di Always-on Display (AOD) che permette di avere l’orologio, la percentuale di batteria rimanente e le icone delle notifiche anche con lo smartphone in stand-by.
A differenza di alcune soluzioni concorrenti, LG permette non solo di programmare l’attivazione e la disattivazione dell’AOD ma anche di abilitare l’attivazione solo per 10 secondi e solo dopo che un tocco o un movimento brusco è rilevato (una funzione utile a ridurne il consumo energetico).
A chi ama la personalizzazione di icone, sfondi, suoneria e tutto ciò a essi collegati piacerà sapere che LG Velvet supporta in pieno i temi scaricabili attraverso lo store di applicazioni proprietario LG SmartWorld.
Purtroppo manca l’app che gestisce la Radio FM, cosa che in molti ancora utilizzano e che sarebbe stata semplice da integrare considerando anche la presenza del jack audio (gli auricolari vengono usati come antenna).
Se la radio FM manca, i bloatware purtroppo sono presenti come modo per abbassare il costo di produzione dello smartphone. Su LG Velvet sono preinstallati i bloatware che vedete qui in alto nello screenshot.
Presenti inoltre le Dual Apps, ovvero la possibilità di sdoppiare alcune delle più popolari app social per utilizzare, sullo stesso smartphone, due account differenti. Le app compatibili sono WhatsApp, Facebook, Instagram e Telegram.
Segnaliamo la presenza di un chip Bluetooth che permette il collegamento multimediale a due differenti dispositivi in contemporanea, qualcosa che non è supportato dallo standard in sé (non ancora almeno) ma è stato implementato in maniera proprietaria da parte di LG.
Un pizzico di rammarico per le fotocamere di LG Velvet
E veniamo al punto forse più controverso di tutta la recensione. LG ha speso parole incredibili nel descrivere non solo l’aspetto del comparto fotografico su LG Velvet ma anche la sua qualità. Tuttavia, a nostro avviso ciò lascia un po’ a desiderare. Sebbene in generale restituisca delle foto e dei video buoni, non abbiamo trovato nulla che lo metta al di sopra della concorrenza di quest’anno o anche dello scorso anno.
Facciamo notare che tutte le foto che abbiamo scattato con LG Velvet e che vedete in questa recensione sono frutto della modalità automatica (comprende anche la Night Mode automatica) e dell’HDR automatico, con nessun settaggio personalizzato o modificato in alcun modo.
Foto in diurna
Come la maggior parte degli smartphone lanciati da un paio di anni a questa parte, LG Velvet fa delle buone foto quando c’è un’illuminazione piena e ottimale. I colori sono abbastanza naturali e le macro risultano essere particolarmente belle grazie alla fotocamera dedicata che aiuta nella messa a fuoco ravvicinata e nello scontornare il soggetto, applicando al contempo un effetto bokeh.
La fotocamera grandangolare è forse quella che soffre maggiormente, con una qualità decisamente più bassa rispetto alla fotocamera principale e un’accuratezza cromatica inferiore.
Giusto perché LG propone l’opzione di avere uno zoom 2x nell’interfaccia della fotocamera abbiamo scattato anche foto in tale modalità ma sappiate che non vi è alcuno zoom ottico su questo smartphone (lo zoom 2x è solo un crop digitale dell’immagine scattata a 64 MP). E, infatti, la qualità è davvero bassa.
Per quanto riguarda i video, abbiamo trovato una buona velocità di messa a fuoco e una discreta qualità generale. L’adattamento alle diverse esposizioni è anche abbastanza rapido.
Interessante anche la presenza di una modalità in ultra slow-motion personalizzabile con l’editor integrato in fase di post produzione.
Foto in interni e in notturna
Quando scende la notte cale drasticamente la qualità del comparto fotografico. La fotocamera principale riesce ancora a difendersi un po’ grazie a un buon algoritmo che permette di combinare HDR e diverse esposizioni per restituire una “Night Mode” discreta. Purtroppo tali parole non le possiamo spendere anche per la fotocamera con obiettivo grandangolare, visto che i dettagli impastati, la messa a fuoco difficoltosa e la poca efficacia della funzione HDR ci hanno frenato nell’utilizzarla maggiormente, preferendole sempre quella principale.
Anche in questo caso abbiamo incluso le foto con zoom digitale 2x ma la loro qualità, a dire il vero, è paragonabile a quella delle fotocamere VGA dei primi smartphone.
Autonomia accettabile ma non stellare
La durata della batteria è un compromesso che LG ha dovuto accettare per far sì che la sottigliezza di 7,9 mm e il design molto piacevole dello smartphone avessero l’effetto che hanno. A compensare però l’ampio display e una capacità energetica della batteria ci pensano un SoC e un software molto ben ottimizzati.
A conti fatti, LG Velvet ci ha sempre portati a fine giornata, sia con uso moderato che con un uso più intenso (ad esempio quando abbiamo fatto tutti i test benchmark e abbiamo giocato un po’). Tuttavia, avere anche un secondo giorno di utilizzo senza una ricarica notturna è estremamente difficile (siamo arrivati al massimo alle 12.00 del secondo giorno).
Segnaliamo inoltre che l’autonomia si riduce ulteriormente se si utilizza il Dual Screen, dal momento che l’energia per alimentare il secondo display viene prelevata dalla batteria principale dello smartphone (il Dual Screen all’interno non ha una sua batteria).
LG Velvet + LG Dual Screen
Una delle caratteristiche che contraddistingue LG Velvet dalla concorrenza è il suo essere un ibrido fra smartphone tradizionale e smartphone flessibile. Grazie infatti all’accessorio LG Dual Screen, lo si può trasformare in uno smartphone flessibile simile al Surface Duo di Microsoft, con un display secondario (si tratta dello stesso display di quello principale, con tanto di “notch farlocca” che non ospita nulla ma serve solo ad avere una simmetria fra i due) completamente indipendente e molto utile in fase di multitasking.
Grazie al software studiato ad hoc da parte di LG e anche al contributo di alcuni sviluppatori di terze parti (fra cui Google), è possibile utilizzare il Dual Screen come un singolo gigante schermo, anche se la cerniera molto evidente al centro rende l’esperienza non troppo funzionale. In alternativa, il secondo display può trasformarsi in una tastiera quando viene attivata una qualsiasi casella di testo (se si utilizza la Tastiera LG).
A proposito della cerniera, LG l’ha studiata in maniera tale da permettere al secondo display di ruotare completamente a 360° per usare LG Velvet come uno smartphone tradizionale.
Abbiamo trovato interessante la presenza di un ulteriore display nella parte esterna dell’accessorio, utile a mostrare una serie di informazioni fra cui orario, batteria residua e le icone delle notifiche (purtroppo nessun messaggio o email).
Oltre a un maggiore spessore complessivo, l’unico altro lato negativo dell’utilizzo di questo accessorio è la mancanza di un “passtrought USB-C” fisso. In altre parole, il collegamento fra smartphone e Dual Screen avviene attraverso la porta USB Type-C ma sulla cover non è presente un’ulteriore porta per permettere la ricarica.
LG ha invece optato per una soluzione proprietaria che da un lato si aggancia magneticamente alla cover Dual Screen e dall’altro offre una USB Type-C. Insomma, un piccolo dongle che non si ha dove mettere durante l’uso e che quindi può essere facilmente perso.
Segnaliamo inoltre che la bellezza e l’estetica molto curata dello smartphone non è stata adottata sulla cover Dual Screen. Al di là dell’inserimento e della rimozione dello smartphone resi molto macchinosi, la cura posta nel progettarlo è più simile a quella di un prototipo che a quella di un prodotto commerciale.
Conclusioni su LG Velvet
In conclusione, LG Velvet rappresenta uno degli smartphone più belli che ci sono in circolazione ma il giudizio estetico non solo è soggettivo ma è anche una parte di quello generale. Con le prestazioni solide e l’autonomia buona ma non stellare che si vanno aggiungere al nostro giudizio positivo, sull’altro lato della bilancia troviamo un comparto fotografico non all’altezza e un’ergonomia che avrebbe potuto essere migliore.
Se siete dunque delle persone che apprezzate molto l’estetica in uno smartphone e scattate foto di rado o solo per postarle sui social network (dove vengono compresse e la qualità si livella da smartphone a smartphone), allora LG Velvet fa al caso vostro.
Certo, il prezzo di listino di 649 euro potrebbe far storcere un po’ il naso, soprattutto quando la concorrenza riesce ad offrire prestazioni migliori a un prezzo più contenuto. A nostro avviso, però, la qualità estetica e strutturale, insieme con le prestazioni solide e uno street price decisamente più basso, valgono la spesa.
Nel caso foste interessati all’acquisto di LG Velvet, vi segnaliamo che su Amazon ed eBay è possibile acquistarlo ad uno street price intorno ai 460 euro (in entrambi i casi senza Dual Screen).