Nonostante le moderne CPU e GPU abbiano fatto passi in avanti per adattarsi allo sviluppo e al machine learning delle intelligenze artificiali, è sempre più chiaro che questi compiti stanno venendo delegati a dei chip specializzati studiati appositamente. Nel caso di Google, sui Pixel 4 è stato introdotto il “Pixel Neural Core“, un chip capace di migliorare l’elaborazione delle immagini applicando la cosiddetta “fotografia computazionale“. Stranamente, però, nè il Pixel 4a 5G nè il Pixel 5 sono dotati di questo chip.
Invece di utilizzare il Pixel Neural Core, i nuovi smartphone Pixel fanno affidamento sulla NPU (Neural Processing Unit) integrata all’interno del SoC Qualcomm Snapdragon 765G (per il Pixel 4a vale la stessa cosa, anche se il SoC è lo Snapdragon 730G).
L’anno scorso Google ha spiegato che le funzionalità Live HDR+ e Dual Exposure non possono essere abilitate sui Pixel più vecchi perché mancavano del Neural Core (avevano invece il vecchio Pixel Visual Core).
La sua assenza però non sembra essere un problema per i Pixel 2020 in quanto queste funzionalità sono disponibili su tutti e tre (anche il 4a).
Le prestazioni del Pixel Visual Core sono conteggiate in 3 TOPS (trilions of operation per second). Anche se non sappiamo quanto sia più veloce il Pixel Neural Core, sappiamo che lo Snapdragon 765G è più veloce del Pixel Visual Core raggiungendo i 5,5 TOPS mentre lo Snapdragon 855 è ancora più veloce con un valore superiore ai 7 TOPS. Lo Snapdragon 730G offre circa 3,3 TOPS, un valore solo leggermente più alto dello Snapdragon 845 utilizzato nei Pixel 3 e 3 XL.
Chiaramente, Google ha rielaborato e ottimizzato i suoi algoritmi per far sì che fossero compatibili anche con i chip sviluppati da Qualcomm. Ma tanto, per noi italiani tutto ciò che riguarda i Pixel 4a 5G e Pixel 5 è di importanza marginale visto che non arriveranno ufficialmente nel nostro mercato.