Il Samsung Galaxy Z Fold 2 è un sostanziale miglioramento rispetto al primo modello pieghevole dell’azienda, grazie a specifiche migliorate e a un design più robusto. Prima del lancio sul mercato, il gigante sudcoreano ha rivelato alcuni fatti interessanti sul suo display.
A differenza della prima generazione di Galaxy Fold, il nuovo dispositivo non presenta uno strato di plastica in poliammide: lo schermo è protetto da Ultra-Thin Glass (UTG). Samsung ha affermato che i progressi su questo campo sono andati talmente avanti che il Galaxy Z Fold 2 ha l’angolo di curvatura più piccolo di qualsiasi altro smartphone flessibile.
Un display è composto da vari strati e quando lo si piega, è chiaro che si mette sotto stress ogni strato. E diventa ancora più complicato perché il lato anteriore del pannello è sottoposto a sollecitazione di contrazione mentre il lato posteriore è sottoposto a sollecitazioni di estensione (queste forze opposte sono note collettivamente come sollecitazione di piegatura).
Lo stress da piegatura ha una relazione indiretta con il grado di curvatura di un display pieghevole. In parole semplici, lo stress da piegatura aumenta quando il grado di curvatura si riduce. Più piccolo è il raggio di curvatura, più lo schermo può essere piegato. Una curvatura stretta riduce anche lo spazio di piegatura.
Volendo snocciolare alcuni numeri sulle specifiche tecniche di curvatura, Galaxy Fold e Z Flip sono dotati di schermi con una curvatura di 1,5 R. Samsung è riuscita a ridurlo con il Fold 2, arrivando fino a un valore di 1.4R: ciò significa che la curvatura del pannello, una volta piegato, è la stessa di un cerchio con raggio di 1,4 mm.
Non dimentichiamo poi che il display del Samsung Galaxy Z Fold 2 è anche il primo (assieme a quello del Note20 Ultra) a supportare la tecnologia Iris Ring.