Se la pandemia di COVID-19 non bastasse, a complicare i piani di Huawei per il prossimo futuro c’è il ban imposto dagli USA sull’impossibilità di fare affari con aziende americane sia sul fronte software (motivo per cui gli ultimi smartphone Huawei non sono dotati dei Google Play Services) che sul fronte hardware (in questo caso sono coinvolte anche aziende asiatiche che usano tecnologie americane, come TSMC per i chip, Samsung e LG per i display). L’unione di questi fattori dovrebbe portare alla presentazione e al lancio della nuova serie di smartphone Huawei Mate 40 solamente per i mercati asiatici nel 2020, prima di spostarsi con una commercializzazione globale dal 2021.
Evan Blass ha twittato proprio ciò, anche se nel tweet (erroneamente) non menziona che il ritardo nel lancio degli Huawei Mate 40 riguarderà solo i modelli Global.
Sounds like, if you're waiting on the Huawei Mate40 series, you won't be able to get your hands on one until next year…
— Evan Blass (@evleaks) September 13, 2020
Come detto in precedenza, Huawei verrà tagliata fuori da TSMC a partire da oggi per la fornitura di SoC mobile e non sarà più in grado di usufruire dei display OLED di Samsung e LG.
In passato la società ha affermato di aver accumulato abbastanza chipset (10 milioni di unità, secondo quanto riferito), avendo allo stesso tempo differenziato la fornitura di alcune componenti chiave (i display OLED d’ora in poi arriveranno solo dalla cinese BOE). Tali forniture potrebbero essere sufficienti solo per il mercato cinese locale anche se la domanda globale potrebbe lo stesso essere limitata: l’assenza dei Google Play Services conta molto per gli utenti e, nonostante l’App Gallery stia crescendo di giorno in giorno con l’arrivo di importanti applicazioni, non è la stessa cosa.
In ogni caso, la società prevede una riduzione delle vendite del 30% per i nuovi Mate 40 (non sappiamo se rispetto a quanto previsto inizialmente o se rispetto alle vendite dei modelli Mate 30).