Dopo anni di tira e molla con Google Play Music e YouTube Music, il colosso americano ha deciso di puntare su tutto sul secondo iniziando la sospensione definitiva di Play Music proprio in questi giorni. Una delle principali funzioni di Play Music, assente fino al mese di marzo 2020, è stata quella di non permettere di caricare la libreria di brani personali sul servizio acquistata a marzo.
Quando però YouTube Music si è arricchito della funzionalità, questa aggiunta è arrivata con una serie di paletti assenti in Play Music, primo fra tutti la necessità di un abbonamento premium per poter effettuare il Cast delle proprie canzoni verso gli smart speaker. Insomma, bisognava abbonarsi per poter trasmettere le canzoni acquistate sui dispositivi compatibili.
Questo paletto però potrebbe essere eliminato del tutto, con Google che sta pianificando di risolvere il problema abbastanza presto. Un paio di stringhe di codice dall’ultima versione dell’app YouTube Music indicano la modifica in arrivo.
Una volta implementata, l’app consentirà ai titolari di account gratuiti di trasmettere la propria libreria caricata verso gli smart speaker, una funzione attualmente riservata ai membri Premium (sebbene la trasmissione su smart display sia disponibile per tutti).
C’è da dire però che ancora non si è trovata alcuna traccia della possibile eliminazione dell’altro grande paletto: la riproduzione dei propri brani caricati sul servizio in background, così come la possibilità di scaricarli per un ascolto offline (cosa al momento presente ma solo per interi album, non per playlist o singole canzoni).
Nel caso non aveste ancora trasferito la raccolta di brani caricati su Play Music verso YouTube Music, potete utilizzare la nostra pratica guida per farlo prima di perdervi l’accesso per sempre. Inoltre, vi consigliamo di dare un’occhiata alla nostra guida su come usare al meglio YouTube Music sugli smartphone Android.