A seguito della sua popolarità senza precedenti durante la pandemia di coronavirus, Zoom si è rapidamente trovato sotto la lente di ingrandimento di esperti di privacy per la sicurezza dei dati degli utenti non proprio ottima, cosa in parte dovuta all’assenza di un sistema di crittografia end-to-end (E2EE).
La società ha reagito promettendo di aggiungere la funzionalità di sicurezza, ma solo per gli utenti a pagamento. Dopo alcuni contraccolpi con la stampa riguardo a tale decisione, Zoom ha ora annunciato che porterà la crittografia end-to-end per tutti.
Per attivarla per la prima volta, dovrete verificare la vostra identità tramite un messaggio di testo o altri mezzi al fine di impedire agli account spam di utilizzare la E2EE. In altre parole, dovrete autenticarvi attraverso il metodo meno sicuro per la 2FA.
L’azienda ha utilizzato l’annuncio per ribadire che tutte le sue conversazioni sono protette dalla crittografia AES 256. Inoltre, Zoom ha caricato il suo design della E2EE aggiornato su GitHub per renderlo trasparente per i ricercatori della sicurezza, così da non creare false aspettative.
Purtroppo non si tratta di una funzione immediatamente disponibile per gli utenti: la società prevede di avviare una “beta iniziale della funzione E2EE a luglio 2020”, quindi dovrete aspettare un po’ prima di utilizzarla con regolarità.
In attesa del rilascio in beta di una nuova versione dell’app che supporti la crittografia, vi vogliamo ricordare che la concorrenza non sta rimanendo a guardare, con Google Meet che ha sfruttato il momento della pandemia per superare i 50 milioni di download sul Play Store.