Nonostante la ricarica wireless stia venendo integrata in sempre più prodotti, richiede una serie di bobine di rame che occupano molto spazio su smartphone e auricolari, aumentandone il costo finale. E se invece si utilizzasse il chip NFC per la ricarica wireless?
L’NFC Forum ha recentemente approvato una nuova Wireless Charging Specification che ha lo scopo di rendere possibile la ricarica wireless (o l’alimentazione, in caso di dispositivi senza batteria) di elettronica sfruttando l’energia in grado di passare tramite il chip NFC. Al di là del chip stesso, il nuovo standard non richiede un’antenna aggiuntiva per il trasferimento di potenza, il che potrebbe contenere i costi.
C’è però un lato negativo a tutto ciò: mentre con la presenza di una bobina di rame propriamente integrata si riesce ad arrivare ad output energetici anche di 30W, con il nuovo standard NFC la ricarica potrà avvenire a un massimo di 1W.
La specifica WLC garantisce un processo di ricarica sicuro tra due dispositivi abilitati NFC in modalità statica o negoziata. La modalità statica utilizza l’intensità di campo di radiofrequenza standard (RF) e fornisce un livello di potenza costante. La modalità negoziata utilizza un campo RF più elevato che supporta quattro classi di trasferimento di potenza di 250, 500, 750 e 1000 milliwatt.
Insomma, al di là dello scambio dati fra smartphone, dell’accoppiamento con dispositivi elettronici e del pagamento via smartphone nei POS abilitati, il chip NFC ha appena guadagnato un nuovo ruolo, anche se rimane da vedere come lo accoglieranno i produttori di elettronica.
In attesa di avere più informazioni sull’implementazione di questa tecnologia di ricarica wireless via NFC, vi vogliamo ricordare che, secondo Mastercard, i pagamenti via NFC hanno avuto un +40% in questo periodo di Coronavirus.