Il Galaxy Z Flip di Samsung, presentato insieme alla serie Galaxy S20, è stato pubblicizzato come il primo smartphone flessibile a essere dotato di uno strato protettivo in vetro, ma grazie a un “ulteriore strato protettivo”, la superficie con cui si interagisce in realtà è durevole solo come una protezione in plastica.
In un video di stress test, Zack Nelson di JerryRigEthing ha mostrato quanto facilmente il display del telefono si graffi, alla fine, fino addirittura a creare dei veri e propri buchi. Nei suoi test iniziali, il display si graffia al livello 2 di Mohs, indicando che la superficie più alta ha la stessa durata della plastica. Infine, crea dei veri e propri buchi attraverso il display di vetro usando una scelta di Mohs più dura: non è sicuramente qualcosa di cui aver paura nell’uso quotidiano, ma è comunque un indicatore che è ancora molto meno resistente del vetro usato per gli smartphone tradizionali.
Durante i suoi test, Zach ipotizza che Samsung stia usando un materiale “ibrido”, come una plastica caricata con frammenti di vetro per migliorarne la durata. La spiegazione ufficiale è stata rivelata da Samsung a The Verge:
“Galaxy Z Flip è dotato di un display Infinity Flex con vetro ultra sottile (UTG) di Samsung per offrire un aspetto elegante e di qualità e un’esperienza visiva coinvolgente… La tecnologia UTG unica nel suo genere di Samsung lo rende diverso dagli altri dispositivi di punta Galaxy. Mentre il display si piega, dovrebbe essere maneggiato con cura. Inoltre, Galaxy Z Flip ha uno strato protettivo sopra l’UTG simile a quello impiegato su Galaxy Fold.”
Insomma, la resistenza è aumentata ma non siamo ancora ai livelli di quelli degli smartphone tradizionali con vetro Corning.