Durante la sua prima apparizione al CES 2020 di Las Vegas, OnePlus ha mostrato a tutti il suo nuovo Concept One, smartphone sperimentale realizzato in collaborazione con McLaren e dotato di vetri elettro cromati in grado di diventare opachi o trasparenti in base al voltaggio elettrico. All’evento era presente anche il CEO Pete Lau, che durante un’intervista rilasciata ai colleghi di The Verge ha ribadito il concetto che gli smartphone flessibili non sono nei progetti a breve termine per OnePlus.
Secondo Lau, OnePlus ha studiato i fattori di forma degli smartphone flessibili ed ha incominciato ad esplorare l’idea ma ritiene che le attuali iterazioni abbiano troppi compromessi. Quando gli è stato chiesto di elaborare questo concetto, Lau ha affermato che OnePlus è in attesa di una tecnologia pieghevole che supporti pieghe “davvero nitide” – prive di lacune come quelle viste sul Galaxy Fold – e che non incidano o danneggino il display. Quando aperto, lo spazio tra le cerniere è spesso visibile attraverso il display, rendendolo per gli utenti un problema da gestire.
Pete Lau crede anche che gli schermi pieghevoli debbano avere la stessa resistenza ai graffi del vetro, non la delicata plastica attualmente in uso. In altre parole, uno smartphone flessibile di OnePlus avrebbe bisogno di chiudersi piatto come un libro mantenendo comunque la stessa durata di uno smartphone standard, un’impresa che semplicemente non può essere raggiunta oggi.
Insomma, per tutti coloro che stavano aspettando uno smartphone flessibile “made by OnePlus” si tratta di una cattiva notizia. Fortunatamente per loro, però, sono diverse le aziende interessate alla cosa (Samsung, Xiaomi, Huawei e Lenovo solo per citarne alcune).