Utilizzare lo smartphone alla guida è la cosa più sbagliata che si possa fare (in un certo senso anche con i software studiati ad-hoc), in quanto si mette a rischio sia la propria vita che quella degli altri. Nonostante le multe stiano diventando sempre più salate, beccare qualcuno mentre usa lo smartphone alla guida non è sempre la cosa più facile. Per cercare di fare un passo in avanti, in Australia è stato avviato un programma pilota che sfrutta delle telecamere con funzioni di computer vision per identificare eventuali guidatori che usano lo smartphone.
Un lancio pilota di telecamere per il rilevamento dell’uso dello smartphone alla guida è in corso nel Nuovo Galles del Sud a Down Under e, se tutto va bene, saranno cattive notizie per i conducenti di tutto il mondo. Come mai? Bene, le telecamere sfruttano l’intelligenza artificiale per individuare i guidatori che hanno in mano lo smartphone. Ebbene sì, non importa che lo si stia usando per la navigazione satellitare, per la musica, per una chat o per qualsiasi altro motivo: è una cosa illegale ed estremamente pericolosa.
Non sappiamo per filo e per segno come funziona il software di riconoscimento ma immaginiamo che sia stato “addestrato” tramite machine learning a riconoscere oggetti rettangolari con il logo di Apple, Samsung, Huawei o dei principali produttori su di esso.
È bene specificare che dopo che il software ha contrassegnato un veicolo e un conducente, un occhio umano avrà l’ultima parola sull’intelligenza artificiale per determinare l’utilizzo del telefono cellulare al volante e le scansioni errate verranno eliminate entro un’ora.
Se il programma pilota avrà successo, ci saranno fino a 45 telecamere, sia fisse che portatili, installate intorno al Nuovo Galles del Sud nei prossimi anni, il cui unico scopo sarà quello di cercare la guida distratta indotta dal telefono.