HTC non è certamente l’azienda con la migliore situazione finanziaria in ambito smartphone, con il suo market share che sta continuando ad andare giù ormai da diversi anni. Dopo aver venduto la propria divisione smartphone a Google, il colosso taiwanese non ha voluto lasciare questo mercato, tanto che ha trovato una nuova nicchia con cui avere successo: gli smartphone dotati di portafogli per criptovalute. L’anno scorso l’azienda ha lanciato HTC Exodus 1 come primo smartphone con supporto alla blockchain dei Bitcoin mentre adesso ha lanciato la “seconda generazione”, ovvero HTC Exodus 1s.
Nonostante la gestione del registro blockchain legato ai Bitcoin non sia certo un’operazione semplice (si tratta del cosiddetto mining), HTC ha deciso di utilizzare componenti non troppo potenti e aggiornate nel suo HTC Exodus 1s. In particolare, è alimentato dal vecchio chipset Snapdragon 435 associato a 4 GB di RAM. Vanta un display HD+ da 5,7 pollici con proporzioni 18:9. Inoltre, conta su 64 GB di memoria interna e ha uno slot per schede microSD. Tuttavia, quest’ultimo non può essere utilizzato per la memorizzazione di file multimediali.
Lo slot microSD infatti è studiato per ospitare schede di memoria da 400 GB con le quali contenere il registro blockchain dei Bitcoin (l’attuale libro mastro Bitcoin è grande circa 260 GB ma vale la pena notare che sta crescendo ad un ritmo di circa 60 GB all’anno).
Sul fronte del comparto fotografico, HTC Exodus 1s è dotato di un sensore posteriore da 13 MP con supporto al PDAF. Sul fronte, c’è una fotocamera sempre da 13 MP ma che non include la funzionalità di messa a fuoco automatica.
Per il resto troviamo supporto Dual SIM con 4G più 3G dual standby, Wi-Fi ac, Bluetooth 4.1, sistema operativo Android 8.1 e batteria da 3.000 mAh.
Nel caso foste interessati, HTC Exodus 1s può essere ordinato per 219 euro direttamente dal sito ufficiale dell’azienda.